Delitti Capitali - fr. 3'000

TITOLO: DELITTI CAPITALI
Soggetto: Criminalità Ticinese
Tema: Influenza della società sul pensiero criminale

Non c’è niente di più facile che condannare un malvagio, niente di più difficile che capirlo. – Fëdor Dostoevskij

I fatti
Ogni anno in Ticino si consumano mediamente 2-3 omicidi intenzionali (art 111–116 CP). 25 in Svizzera. Gli atti violenti 1500. A livello nazionale gli omicidi intenzionali sono 2,7 ogni 100’000 abitanti. In Italia 0.6 su 100’000. La vita sociale e famigliare in Ticino genera troppa violenza.

La serie
La serie radiofonica “ delitti capitali “ presenta 7 omicidi avvenuti in Ticino nell’ultimo decennio. I moventi dei crimini appartengono ai 7 vizi capitali.

Obbiettivo
Secondo l’Etica Nicomachea di Aristotele il fine ultimo degli individui è il bene, la felicità. Scegliere il male significa non conoscere il bene. Lo stato, come i genitori con i figli, dovrebbe educare i cittadini alla saggezza e alle virtù necessarie per conseguire la felicità.
Non si nasce criminali. Lo si diventa. Quali sono le esperienze nell’arco di una vita, che portano un individuo a sviluppare un pensiero deviante e diventare un criminale? Individuo e stato sono intimamente collegati. L’uno è il riflesso dell’altro. Ogni micro crimine del singolo cittadino ha un macro crimine statale.

Sceneggiatura
Tutte le puntate della serie radiofonica, attingono dalle sentenze della Corte delle Assise Criminali.
Le sceneggiature comprendono inoltre le notizie dei media apparsi durante e dopo i crimini commessi. Ove consentito si intervistano i carnefici e famigliari delle vittime.
I nomi dei personaggi (carnefici e vittime) nonché i luoghi privati coinvolti, sono romanzati.

Regia
Il format della serie radiofonica, è un docufiction.
Al fine di portare l’ascoltatore direttamente nei luoghi del crimine e rendere il prodotto più accattivante, si privilegiano, ove possibile, suoni d’ambiente realistici (effetto reality, suoni registrati nelle location). La serie vuole catturare, per contenuti e linguaggio, il giovane pubblico (dai 14 anni).

Etica
Molti dei crimini perversi realmente accaduti sono assurdi, agghiaccianti (Kubrick li avrebbe di sicuro usati per un’Arancia Meccanica Ticinese). La violenza proposta nella serie radiofonica non è gratuita, fine a se stessa, bensì, con il beneficio della catarsi e di altri stratagemmi educativi, porta l’ascoltatore ad agire diversamente dai carnefici, a valorizzare alternative non violente, di ascolto, rispetto e tolleranza.
La Svizzera protetta dove certe cose non succedono non esiste più.

News

La Violenza senza Maschera

Siamo lieti di presentare il trailer di “La Violenza senza Maschera”, un cortometraggio diretto da Marco Bitonti e prodotto dalla casa di produzione indipendente ticinese OVER Film Productions le cui riprese si sono svolte in Ticino nel novembre 2022 con il sostegno della Ticino Film Commission.

Il film, che verrà presentato ufficialmente nel mese di marzo 2023, affronta il tema della violenza giovanile e farà parte di un progetto di prevenzione e sensibilizzazione promosso dal DSS.

Ispirato alla storia di Damiano Tamagni, scomparso tragicamente il primo febbraio 2008, il film è principalmente sostenuto dalla Fondazione Damiano Tamagni, impegnata nella sensibilizzazione contro la violenza giovanile da oltre 13 anni.

Clicca qui per vedere il trailer di “La Violenza senza Maschera” (Apre in una pagina nuova)